BrianzAcque comunica che l’acqua frizzante comincia a scarseggiare anche nelle casette dell’acqua della Brianza.
In alcuni Comuni, i self service idrici sono già a secco e, laddove le
scorte vanno in esaurimento, si fa fatica a rinnovarle.
Il problema è la
perdurante carenza di anidride carbonica compressa
che, di norma, viene utilizzata per creare le famose bollicine che
rendono l’acqua effervescente (ad eccezione delle acque naturalmente
frizzanti).
Come già succede in altre zone d’Italia, il conflitto in Ucraina, i
rincari dei costi energetici e la difficoltà nel reperimento di materie
prime stanno mettendo a rischio la possibilità di spillare risorsa
idrica gassata anche dai chioschi di Monza e Brianza a causa delle
difficoltà di approvvigionamento sul mercato di CO2. BrianzAcque, con il
suo parco di 86 casette distribuito sul territorio dell’ambito gestito,
sta riscontrando parecchie criticità nell’evasione degli ordini di
anidride carbonica da parte delle aziende fornitrici.
La scarsa disponibilità di anidride carbonica si protenderà
presumibilmente almeno per il resto dell'estate e dei primi mesi
autunnali con conseguenti disagi nell’erogazione di H2O frizzante.
Tutte
le casette continuano ad effettuare il loro servizio alla popolazione
dispensando gratuitamente acqua “liscia” a temperatura ambiente e
naturale.