Triuggio è parte integrante di quell'area a nord di Milano, tra i due rami del lago di Como, e Lecco, dai confini storicamente incerti ma limitati, che nel tempo si sono allargati senza tregua, denominata Brianza.
Un territorio che si qualifica più per la qualità e i difetti di chi vi abita, ovvero più per un modo di vivere che per i confini individuati. La Brianza è una terra dalle mille tensioni e contraddizioni. Terra in cui insiste una natura con valli rigogliose, opulente, ma coltivate con cura diligente o con segni di questa antica “passione”.
Valli contornate da monti aspri, rigogliosi ed ampi. Ma anche terra dappertutto abitata. Vallate e pendii ricoperti da borghi e cascine, da paesini e cittadine. Tutta quanta la natura lavorata e modellata dall’uomo.
In Brianza tutto è governato dall’uomo. E’ terra dove il progresso è sempre in cammino, mai pago del traguardo, perché tutto tende al ben-essere della persona. Infatti percorrendo la Brianza, trovi senza fastidio inserito nella bella natura l’insediamento produttivo, che si è sviluppato sulla bottega sotto casa, che prevede di ampliarsi ancora… ma nel rispetto dei limiti posti dalla realtà.
La Brianza è una nobile opera, sostenuta da una nobile umanità e avente in se la possibilità di far vivere un tipo d’uomo che, al di fuori di essa, non potrebbe respirare … Triuggio respira di quest’aria.
E’ un paese caratterizzato dal Lambro, da verdi vallate segnate da torrenti che sfociano nel fiume principale, da segni architettonici importanti che hanno segnato anche il territorio attraverso l’organizzazione dello stesso da loro presidiato. Ma è anche luogo di produzione, di continuo progresso verso il ben-essere degli abitanti.
Abitanti che sanno guardare alla realtà, non dimentichi dei limiti e tesi alla salvaguardia dell’ambiente, in un giusto equilibro. Il tessuto produttivo è a misura d’artigiano e tutto parte e ritorna a questa dimensione.
Ma è un artigiano (o piccola industria) che si proietta all’estero, dinamica. Le “eccellenze”, sono mondiali, sia nella piccola che nella grande dimensione.
Triuggio è un territorio in continua evoluzione, ma “segnato” dal passo sia nella cultura che nella fisicità. Il passato non è statico, ma base per il futuro.
Sul Lambro persistono gli opifici, fonte di lavoro nel passato, ma il Lambro si adegua alle necessità presenti, per cui diventa “attrattiva” per il tempo libero.
I grandi segni architettonici come Villa Taverna con l’aggregato di Canonica Bassa, Villa Jacini, Villa Biffi, il Castelletto attraverso la creatività ed inventiva dei triuggesi attirano nuove risorse, nuove iniziative quindi nuovo ben-essere.
La caratteristica ambrosiana della Brianza, ovvero un rapporto cordiale e sincero con la Realtà da parte di uomini tesi a progredire ma rispettosi dell’umanità e della natura, sempre solidali con il prossimo, ma chiari nell’identità propria, si manifesta a Triuggio nelle sue quattro Parrocchie (Triuggio, Tregasio, Canonica, Rancate), nei suoi presidi religiosi – Villa Sacro Cuore, Villa Don Bosco – ma anche nelle presenze “laiche” come Villa Taverna, Villa Jacini, Cascina Boffalora, memoria di un governo aristocratico che ha contribuito all’evoluzione del territorio.
Si evidenzia negli opifici che si affacciano sul Lambro, nelle attività produttive ed agricole del territorio. Il territorio non si irrigidisce contro il “nuovo”, tentando di conservare un bel mondo condannato a sparire. Triuggio si è data il compito di dare forma adeguata alla continua evoluzione che è insita nella storia.
Assolve a tale compito aderendo onestamente alla dinamica della Realtà, rimanendo sensibile, incorruttibile, a tutto ciò che di distruttivo e di non umano è in esso.